Chi era Primo Levi? Che cos’è Levinet? È questo il titolo del secondo incontro di “ApertaMente” per il corrente anno scolastico.
Alcune classi quinte dell’Istituto parteciperanno al confronto con le docenti Martina Mengoni e Alice Gardoncini, entrambe ricercatrici presso l’Università di Ferrara, sulla figura di Levi, uno dei testimoni della tragedia dei campi di sterminio. L’incontro sarà anche e soprattutto l’occasione per far conoscere a studenti e studentesse l’oggetto di studio del progetto ERC Starting Grant LeviNet – Primo Levi’s Correspondence with German Readers and Intellectuals, finanziato dal programma quadro Horizon Europe, un’idea che ha come obiettivo quello di costruire un’edizione digitale bilingue delle lettere di Primo Levi con i suoi interlocutori tedeschi e germanofoni, prevista online entro il 2027. Si tratta di una corrispondenza di circa venticinque anni e due decenni estremamente significativi per la biografia intellettuale dell’autore. Alcune informazioni relative al contenuto del progetto si possono trovare al link www.levinet.eu. Nel 1986, in un convegno a Torino, Levi fa distribuire in sala due stampati, di cui uno, “Lettere ai tedeschi”, è tratto da “I sommersi e i salvati”. In quell’occasione, Levi parla di un “dialogo interrotto” con i suoi lettori e di domande che gli rivolgono. Scopo del progetto, di cui la Mengoni è responsabile e di cui ne fa parte anche il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi” di Torino, è proprio quello di analizzare questa corrispondenza e far riflettere.